Papa Francesco: La carità non è una sterile prestazione oppure un semplice obolo da devolvere per mettere a tacere la nostra coscienza. Perché la carità ha la sua origine e la sua essenza in Dio stesso, è l’abbraccio di Dio nostro Padre ad ogni uomo, in modo particolare agli ultimi e ai sofferenti, che “occupano nel suo cuore un posto preferenziale.
Se guardassimo alla carità come a una prestazione, la Chiesa diventerebbe un’agenzia umanitaria e il servizio della carità un suo “reparto logistico”. Ma la Chiesa non è nulla di tutto questo, è qualcosa di diverso e di molto più grande: è, in Cristo, il segno e lo strumento dell’amore di Dio per l’umanità e per tutto il creato, nostra casa comune.
I poveri sono anzitutto persone, nei loro volti si nasconde quello di Cristo, perché sono sua carne, segni del suo corpo crocifisso, e noi abbiamo il dovere di raggiungerli anche nelle periferie più estreme con la delicatezza e la tenerezza della Madre Chiesa.
Essendo la Carità la più ambita delle virtù alla quale l'uomo possa aspirare per poter imitare Dio, risulta scandaloso vedere operatori di Carità che la trasformano in business: parlano tanto della Carità ma vivono nel lusso o nella dissipazione oppure organizzano Forum sulla Carità sprecando inutilmente tanto denaro. Fa molto male constatare che alcuni operatori di Carità si trasformano in funzionari e burocrati. Ecco perché vorrei ribadire che la Carità non è un'idea o un pio sentimento, ma è l'incontro esperienziale con Cristo.
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