venerdì 1 luglio 2016

La fuga dalla colpa e dal peccato


“Eminenza, perchè i preti nelle loro infinite omelie (più di 25.000 ogni domenica nella sola Italia) non parlano più dell’aldilà e, soprattutto, rifuggono dal pronunciare una parola che è divenuta tabù: inferno?”.

Alla domanda, l’allora Prefetto dell’ex Sant’Uffizio, Joseph cardinal Ratzinger, mi guardò un po’ ironico: 
“Il fatto è che oggi tutti, anche nel clero, ci crediamo talmente buoni da non poter meritare altro che il paradiso. Siamo impregnati di una cultura che, a forza di alibi e di attenuanti, vuol togliere agli uomini il senso della loro colpa, del loro peccato. Lo osservi: tutte le ideologie della modernità sono unite da un dogma fondamentale. E, cioè, la negazione di quella realtà che la fede lega all’inferno: il peccato”.
Vittorio Messori, 26 marzo 2007

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